Grazie ai fondi del PNRR, il Comune di Campobasso restituisce alla comunità la luce, il colore, il respiro dei suoi giardini e con essi, la bellezza di uno dei suoi spazi più identitari della città

Grazie ai fondi del PNRR, il Comune di Campobasso restituisce alla collettività l’identità derivante dal suo patrimonio storico e l’attenzione ambientale alla migliore qualità della vita di cittadini e visitatori, attraverso la rinnovata godibilità dei giardini e degli spazi ricreativi e aggregativi della storica Villa De Capoa, nata, nel Settecento, come orto officinale del Monastero di Santa Maria delle Grazie e riprogettata da Bernardino Musenga, nel 1806, nel borgo murattiano della “città giardino” da lui prefigurata, al di fuori delle antiche mura del centro storico medioevale e donata al Comune di Campobasso, nel 1875, dalla Contessa Marianna De Capoa.
Nell’occasione del taglio del nastro della nuova apertura della villa, sabato mattina 7 giugno, l’ Assessore Comunale all’Ambiente e Verde Pubblico, Simone Cretella ha accolto e salutato gli ospiti intervenuti, ringraziando la professoressa Paola Fortini, docente della Facoltà di Bioscienze e Territorio dell’Unimol, per aver fornito i primi dati scientifici e storici, a supporto del progetto e della candidatura al PNRR, avvenuta nel corso dell’Amministrazione Comunale del 2023, presieduta dal Sindaco Roberto Gravina, ringraziato pubblicamente, nella circostanza, dall’Assessore Cretella, che ha esteso i ringraziamenti anche all’architetto Elpidio De Vincenzo, che, con la sorella Mariagrazia, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, la De Vincenzo Costruzioni srl, ha curato l’esecuzione dei lavori, nell’ambito di una ATI condivisa con la DucaleRestauro srl di Venezia, estendendo i ringraziamenti all’ingegnere Michele Carpinone, che ha affiancato, in loco, la Direzione dei Lavori, con l’architetto Marzia Zappone.
La Sindaca Marialuisa Forte, presente al taglio del nastro, ha, quindi, salutato il Colonnello Provinciale dei Carabinieri, Luigi Di Santo, presente, all’incontro inaugurale della Villa, con il Questore di Campobasso, Cristiano Tatarelli. L’Assessore Simone Cretella ha, quindi, informato il pubblico presente all’inaugurazione, sull’apertura del Parco Giochi “Out Park Paul Harris”, sottolineandone il valore inclusivo e inaugurata, nella circostanza, con un momento conviviale durante l’esibizione del sassofonista Jerry Figliola e con i successivi spettacoli previsti, sabato pomeriggio 7 giugno, presso l’Out Park, con il Concerto “Amici di Damiano” e con il concerto in Villa previsto, di domenica 8 giugno, alle ore 21.00 con i “Musicanti del Piccolo Borgo”, nell’ambito di una rassegna che fa parte di una iniziativa promossa dall’APGI (Associazione Parchie Giardini d’Italia) e che si chiama: ” Appuntamento in Giardino 2025″.
La professoressa Paola Fortini, della Facoltà di Bioscienze e Territorio dell’Unimol, ha ricordato, nel corso dell’incontro, la storicità della villa e dei suoi giardini, caratterizzati dalla presenza di aiuole contornate dal bosso e impreziosite da piante esotiche: “Perché, nell’800, era, per le famiglie nobili, un motivo di prestigio, la possibilità di vantare l’unicità dei propri giardini – ha detto la professoressa dell’Unimol Paola Fortini – “c’è in Villa De Capoa un patrimonio botanico molto antico e importantissimo, con piante che risalgono a più di 150 anni fa. I giardini non sono mai musei statici. C’è una continua evoluzione della vegetazione ed essendo un impianto artificiale, non un ambiente naturale, bisognerà, verificare, quale sarà lo spazio necessario per queste specie di piante, per poter crescere, per cui occorrerà molta attenzione e cura manutentiva da parte del Comune”.
“Nel 2023, Villa De Capoa non aveva ancora il riconoscimento della sua storicità e senza il Decreto Dirigenziale del Ministero non avremmo potuto avere i finanziamenti previsti dal PNRR – ha dichiarato l’ex Sindaco di Campobasso, oggi Consigliere Regionale del Molise, Roberto Gravina – si rivelò fondamentale la velocità nell’iter procedurale con cui la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio collaborò con il Comune di Campobasso, per consentirne la richiesta”.
Accanto alla Sindaca Forte ed all’Assessore Comunale all’Ambiente Simone Cretella, erano presenti all’inaugurazione della rinnovata Villa De Capoa, anche il Vice Sindaco Giose Trivisonno; l’assessore Comunale alla Mobilità, Lello Bucci; l’Assessore al Bilancio, Giuseppina Panichella; l’Assessore Comunale alla Cultura, Adele Fraracci; l’Assessore Comunale alla Sanità, Angelo Marcheggiani; i Consiglieri comunali Annamaria Trivisonno; Vincenzo De Iasio; Antonio Madonna.
Tra i professionisti coinvolti dai lavori della riqualificazione della Villa, oltre all’architetto Elpidio De Vincenzo e allo staff dell’impresa De Vincenzo Costruzioni che ha curato l’esecuzione dei lavori, erano presenti l’ingegnere Michele Carpinone, l’architetto Marzia Zappone, che hanno affiancato, in loco, l’RTP di Progettazione e Direzione Lavori curata dall’architetto Lorenzo Cantalini, dello Studio Dunamis srl. de L’Aquila, coadiuvato dall’ingegnere Stefano Balassone, coordinatore della Sicurezza; dall’architetto Giovanna Marchei, dall’architetto paesaggista Marilena Baggio (Greencure Landscaping di Milano); dal dottore forestale Nicola Gallinaro, dal restauratore Simone Alban e l’ingegnere Francesca Palmerini.
“La difficoltà maggiore nel lavoro di progettazione degli spazi verdi sta nella costante verifica dello stato di salute delle piante che rappresentano elementi viventi – ha detto il dottore forestale e agronomo Stefano Vitale, che ha affiancato il lavoro progettuale degli spazi verdi, affiancando Marilena Baggio di Milano – e sistemare le piante dove potrebbero sopravvivere è la parte più difficile. La filosofia progettuale è stata quella di marcare quello che era prima e marcare quello che c’è stato dopo, per riconoscerne la differenza. E distinguere le piante che erano già presenti nei giardini originari”.
Grazie alla riqualificazione di Villa De Capoa, riprendono luce, colore, respiro i suoi giardini e con essi, il sentimento di appartenenza della comunità campobassana, che recupera l’esperienza dell’intrattenimento, dello sport, dell’aggregazione sociale, dell’accoglienza turistica, recuperando la bellezza storica di uno dei suoi spazi identitari più importanti.
Davide Marroni

























