Per unire le forze, consolidare l’amicizia e suggellare le affinità fra due città accomunate dall’Arte e dalla Storia della Pasta italiana.

Le Sezioni di Campobasso della Fidapa BPW Italy del Distretto Sud Est e quella di Gragnano (Na), della Fidapa BPW Italy del Distretto Sud Ovest hanno siglato il loro gemellaggio nella Sala Consiliare Comunale di Palazzo San Giorgio a Campobasso, alla presenza dei Vertici nazionali di quest’Associazione femminile, che oggi conta 10.500 aderenti, nata a Roma nel 1930, dal Circolo “Donne Professioniste ed Artiste” e che ebbe, come prima Presidente nazionale, la professoressa Maria Castellani, dopo che costei conobbe la dottoressa Lena Madesin Phillips, Presidente fondatrice della FBPW degli Stati Uniti d’America, per condividere le idee di un Movimento di opinione indipendente, senza scopi di lucro, nato senza distinzioni di etnia, lingua, religione per promuovere e sostenere le iniziative delle donne operanti nei campi delle Arti, delle Professioni e degli Affari.
L’idea del gemellaggio fra le Sezioni Fidapa di Campobasso e Gragnano nacque nel settembre del 2024, nel corso di un incontro che la Presidente Iolanda Palazzo condivise con Mariarosaria Tortoriello (prossima Presidente della Sezione Fidapa di Gragnano) e con Teresa D’Alessio (attuale referente distrettuale della “task force” sul tema dell’Istruzione), per consolidare i rapporti di amicizia già presenti fra le due Sezioni e fra le due città, accomunate dalla tradizione produttiva, artigianale ed industriale, presente nel settore della “pasta”, grazie alla presenza storica di mugnai e pastai, che ispirano, oggi, uno dei progetti e dei temi, più recentemente, sviluppati dalla Federazione, impegnata, in ambito nazionale, in collaborazione con la Confagricoltura Donna, anche attraverso la stipula di protocolli d’intesa, per favorire l’affermazione del ruolo propulsivo della donna nel comparto dell’Agricoltura, nella promozione delle pratiche agricole più sostenibili e innovative di settore, per l’affermazione dei diritti delle donne, con l’impegno di colmare il divario di genere, attraverso iniziative di formazione e informazione, e lavorando, sui territori, insieme alle istituzioni locali, per far conoscere le eccellenze agroalimentari italiane, creando reti di supporto per le donne imprenditrici nel settore agricolo.
Presenti allo storico incontro di Campobasso, di sabato 28 giugno: la Presidente Nazionale della Fidapa BPW Italy, Concetta Corallo, originaria di Comiso (RG), con le Presidenti dei Distretti Sud Est (Elisabetta Grande, di Bisceglie) e Sud Ovest (la cosentina Franca Dora Mannarino). Con loro, c’erano anche la Vice Presidente Nazionale, della Fidapa: l’insegnante molisana Anna Maria Elvira Musacchio. E quindi, le promotrici ufficiali del gemellaggio, in rappresentanza delle Sezioni di Campobasso e Gragnano: la Presidente Iolanda Palazzo, della Sezione Fidapa BPW Italy di Campobasso e la Presidente della Fidapa BPW Italy di Gragnano, Mariagiovanna Vitale. Con loro, presenti alla cerimonia: la Presidente della Fidapa BPW Italy di Termoli, la giornalista Fernanda Pugliese; la Presidente della Fidapa BPW Italy di Larino, la professoressa Noemi Petti. Rosalba Andriani, della Fidapa di Giovinazzo, Referente Distrettuale in ambito linguistico. Teresa D’Alessio, Referente Distrettuale per la task force sul tema dell’Istruzione. E le Socie della Fidapa di Campobasso, Elena Terebini (Past Presidente Fidapa Campobasso); Maria Rosaria Failla (Vice Presidente Fidapa Campobasso), l’avv.ocata Maria Calabrese (Segretaria); la professoressa Anna Simeone; l’ingegnere. Assunta Di Bartolomeo; Benedetta De Lisi; la professoressa Simona Barbato.
Il Comune di Campobasso era rappresentato, nella circostanza della cerimonia, dall’Assessora alle Politiche Sociali e del Lavoro, Immigrazione e Politiche di integrazione del Comune di Campobasso, Bibiana Chierchia. E c’era anche l’Università degli Studi del Molise, rappresentata dalla tecnologa alimentare e docente Maria Cristina Messia. E’ stata, invece, assente giustificata, la Referente Nazionale Fidapa BPW Italy per i Gemellaggi, Anna di Cesare, che ha, comunque, inviato un messaggio di saluti scritto e letto, nell’incontro pubblico, dalla Presidente della Fidapa di Campobasso, Iolanda Palazzo e che recitava, testualmente: “Il gemellaggio rappresenta una delle istituzioni più alte dei valori che animano la Fidapa: la capacità di unire le forze, superando le distanze, promuovendo la crescita delle donne nel segno dell’amicizia, della collaborazione e della valorizzazione delle diversità. L’augurio è che questo sia solo l’inizio di percorsi e progettualità condivise. Questo è il vero spirito del gemellaggio. Se ci daremo una mano, andremo lontano”.
E’ stata una giornata particolarmente intensa quella vissuta a Campobasso e iniziata con la visita alla sede e allo Stabilimento produttivo del Pastificio “La Molisana spa”, nella zona industriale di Campobasso, da parte della nutrita delegazione della Sezione Fidapa, provenuta, per l’occasione, da Gragnano (Na), accompagnata dai vertici del Movimento, provenuti dalla Sicilia, dalla Calabria e dalla Puglia e dalle Socie componenti delle Sezioni Fidapa di Campobasso, Termoli e Larino.
L’imprenditrice Rossella Ferro, Direttore Marketing de La Molisana, e attuale vertice di un management direttamente coinvolto nella realtà operativa della family Company condivisa con l’amministratore delegato Giuseppe Ferro e con i cugini Flavio e Francesco Ferro, rappresenta la portavoce di una più longeve aziende agroalimentari molisane, giunta alla quarta generazione. La Molisana spa, che, nei primi anni del 2000, aveva macchinari obsoleti ed una quota del mercato corrispondente allo 0,3%, viene rilevata dai Ferro, nel 2011, dopo l’esperienza d’impresa storica, maturata dalla famiglia Carlone, a sua volta detentrice del pastificio, a partire dal 1914. La scelta della famiglia Ferro, già eredi di una tradizione familiare di mugnai, nata nel 1910, grazie al bisnonno campano, che scelse di trasferirsi da Frattamaggiore a Campobasso, nella “piccola e isolata” regione molisana, scelta perchè rappresentava un presidio dove il senso della legalità era più spiccato, rappresentò la naturale conseguenza di un processo di acquisizioni che avrebbe consentito il controllo, la tracciabilità e la trasparenza dell’intera filiera produttiva, per restituire al territorio una realtà industriale importante che, negli anni ’80 e ’90, occupava 250 dipendenti.
Oggi, il Gruppo Ferro, che rivela, nella fornitura del grano duro e nella pastificazione, il suo principale core business, accogliendo 300 dipendenti, vanta la presenza di più Società in settori diversificati: la Fratelli Ferro (Società madre); La Molisana spa; la Semolerie Molisane srl.; la Sacma srl. nel settore degli autotrasporti; l’Amber srl e investimenti in altre Società, come nella californiana Brami Inc. Un centro di distribuzione è a Guardiaregia. A Termoli, nell’area industriale corrispondente all’ex Zuccherificio del Molise, c’è un’area che sarà destinata ai prossimi investimenti produttivi dell’azienda, in un luogo ritenuto molto più idoneo, dal punto di vista della sostenibilità economica ed ambientale, rispetto al Molise interno, dove è indispensabile la mobilità su gomma. La pasta “La Molisana” viene, oggi, esportata in più di 80 Paesi (Stati Uniti, Australia, Germania, Brasile, Giappone, Canada), con un volume di affari corrispondente al 47% del fatturato complessivo.
“Nel momento della rottura dei semi, Il cuore del grano duro è giallo mentre quello del grano tenero è bianco – ci ha spiegato Rossella Ferro, Direttore Marketing de “La Molisana” – ” dal cuore del grano duro si ottiene uno sfarinato che si chiama semola, mentre, dal cuore del grano tenero, bianco, si ottiene la farina di grano tenero. In Italia, per effetto della Legge di Purezza del 1961, la pasta secca può essere fatta soltanto con il 100% di grano duro. Che ha un costo maggiore, perchè ha un valore proteico più alto. E la presenza della proteina fa sì che la pasta risulti “al dente” come piace agli italiani. Mentre ci sono Paesi, nel mondo, come il Brasile, in cui si è dovuta cambiare la miscela, perché il prodotto troppo duro e resistente alla masticazione non è gradito. Il nostro pastificio è primo nella fornitura di pasta integrale e terzo pastificio per volumi, nell’ambito di una competizione commerciale che ci vede superare, di poco, il Pastificio De Cecco. Gran parte del successo dell’azienda è dovuto agli investimenti effettuati nelle tecnologie innovative che riguardano la produzione (sono stati investiti, negli anni, 140 milioni per rinnovare il parco macchinari ed impianti), nella costante attenzione alla sostenibilità ambientale (dal 2020 in poi, La Molisana spa redige puntuali bilanci di sostenibilità) e nella scelta, avvenuta a partire dal 2018, di puntare, esclusivamente, sul grano italiano ( le principali fonti di approvvigionamento sono: il Molise, la Campania, le Marche, l’Abruzzo, il Lazio, dove maggiore è la vocazione dei territori al grano duro, a differenza del Nord Italia, in cui c’è maggiore vocazione al grano tenero)”.
“Il gemellaggio non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. E’ un patto di reciproca amicizia e di scambi di esperienze, di solidarietà, amicizia, obiettivi comuni, per costruire una società più giusta ” – ha dichiarato la Presidente Nazionale, Concetta Corallo, che ha ammirato l’importante realtà produttiva del marchio “La Molisana”, per l’elevata innovazione tecnologica e per l’elevato numero di presenze femminili presenti, a tutti i livelli, nell’ambito dell’intero processo produttivo dell’azienda, a partire dalla rappresentante del management, Rossella Ferro inserita in un settore che, nel passato, era solo appannaggio maschile.
Per Monica Tortoriello, prossima Presidente della Sezione Fidapa di Gragnano, “La Molisana” spa rappresenta un’azienda all’avanguardia, guidata da un gruppo di famiglia, che rappresenta, nella sua dimensione a proprietà e conduzione familiare, il più tipico punto di forza delle imprese italiane, che dovrebbero continuare a credere in questa connotazione.
L’avvocata Veronica Fattoruso, neoletta Segretaria della Sezione Fidapa di Gragnano, in visita, per la prima volta, nel capoluogo molisano, ha apprezzato la quiete peculiare di Campobasso: “una città costruita a misura d’uomo, con poco traffico. Una città caratterizzata dalla bella edilizia e dal calore, dall’accoglienza. E che ritempra grazie allo scorrere più lento del tempo” ha detto nel corso della passeggiata avvenuta nel borgo murattiano e nel centro storico della città che ha portato gli ospiti a conoscere, nel pomeriggio, anche la Cattedrale della Santissima Trinità.
Per Anna Maria Elvira Musacchio, Vice Presidente Nazionale della Fidapa, insegnante di inglese a Termoli, all’Istituto Ettore Maiorana, ha detto, nel corso dell’incontro conviviale svoltosi al ristorante Il Sagittario, nel centro storico di Campobasso, che il valore dei gemellaggi è quello di consolidare l’amicizia fra le Sezioni della Fidapa e la sorellanza tra le socie fondatrici. “Sorellanza” che rappresenta molto di più di un rapporto di parentela, perché si è sorelle non per sangue, ma per scelta, e perché si condividono obiettivi comuni. “Ci si stima e si lavora insieme – ha dichiarato la professoressa Musacchio – “la sorellanza non è omologazione, ma si è sorelle, nella differenza. Senza quella competitività che è spesso il frutto della cultura patriarcale. I nostri gemellaggi puntano ad una riaffermazione dei valori del territorio, del confronto e dell’arricchimento reciproco”.
Per Anna Ruggiero, tra le più “storiche” presidenti della Sezione di Gragnano, nata nel 1990, “La Fidapa è l’occasione per sviluppare l’amicizia a grandi linee e che induce a confrontarsi con altre realtà italiane: altrimenti sarebbe stato impossibile per noi conoscere persone che vivono in Molise” ha detto, nel corso della giornata dedicata al gemellaggio.
Assunta Cacciapuoti, avvocato e neoeletta Tesoriera della Sezione Fidapa di Gragnano, nel corso dei suoi interventi, ha raccontato l’esempio delle filiere e delle Società consortili nate a Gragnano nel settore agroalimentare, sottolineando l’importanza dei Disciplinari che regolamentano i criteri e i parametri sulle caratteristiche della semola (umidità, proteine, ceneri) e che contribuiscono alla costruzione di reti d’impresa nel settore agroalimentare.
Bibiana Chierchia, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, nel corso del suo intervento, con cui ha accolto le delegazioni del gemellaggio, nella Sala Consiliare Comunale di Palazzo San Giorgio, dopo aver ricordato le sue origini gragnanesi, nate con il nonno, agli inizi del Novecento, ha ricordato il valore del Pastificio de “La Molisana” dove le donne sono importanti, sia nella famiglia al vertice che a tutti i livelli aziendali e che fanno parte di un’esempio imprenditoriale di successo per l’ostinazione, la competenza e la complessità di una storia che si sposa con quella delle più importanti produzioni agroalimentari nel mondo.
La Presidente del Distretto Sud Ovest della Fidapa BPW Italy, Franca Dora Mannarino, proveniente da Cosenza, ha ricordato alcuni protocolli di successo promossi dalla Fidapa ed eventi distrettuali che sono coincisi con la volontà di mettere in risalto il ruolo determinante della donna nel processo produttivo dell’agricoltura, e l’originale denominazione che ha voluto dare al patto di amicizia siglato a Campobasso, chiamandolo: “Gemellaggio della tradizione in pasti che sfornano legami di amicizia”.
Elisabetta Grande, Presidente del Distretto Sud Est della Fidapa BPW Italy, nel salutare i convenuti, ha colto l’occasione della celebrazione del gemellaggio, per donare alcune opere realizzate da artiste Socie della Fidapa, come i ritratti femminili, con l’evocazione simbolica del grano, dipinti dall’artista neo Espressionista Caterina Cannati, in arte Kataos, originaria di Canosa e nota in ambito internazionale.
La cerimonia del gemellaggio fra le sezioni Fidapa di Campobasso e Gragnano, si è conclusa, in Comune, con l’intervento della tecnologa alimentare e docente Unimol, originaria di Frosinone, Maria Cristina Messia. Nella sua relazione “I formati di pasta, le tecnologie alimentari di un alimento che unisce culture e passioni”, Maria Cristina Messia, originaria di Frosinone, specializzata nella conoscenza della prima e seconda trasformazione dei cereali, ha raccontato l’evoluzione della storia della pasta, le riforme agrarie, i miglioramenti genetici del grano ed il notevole salto di qualità che ha portato l’Italia a vantare il primato, a livello mondiale, sia nella produzione che nel consumo di pasta: Primato influenzato anche dal migliore rispetto, da parte dell’Italia, di tutte le disparate leggi che caratterizzano il settore, nell’ambito della Comunità Europea e dai numerosi controlli, rigorosi, che caratterizzano, puntualmente, l’arrivo nei porti italiani del grano che arriva dall’estero “Nulla viene scaricato se non rispetta le regole comunitarie” ha detto la tecnologa alimentare, Maria Cristina Messia, ricordando che non bisogna penalizzare, a priori, i grani esteri e spiegando come la qualità della pasta possa dipendere, oltreché dalla qualità dei semi, dall’utilizzo delle trafilature e dalle modalità dei processi di essiccazione.
Davide Marroni
































