Radici italiane. Obiettivi brasiliani. I Parodi: cinque generazioni di fotografi a Itatiba

La mostra fotografica inaugurata a Spazio Sfuso: da Itatiba il ritorno a Campobasso

“Radici italiane. Obiettivi brasiliani. I Parodi: cinque generazioni di fotografi a Itatiba” è la mostra fotografica inaugurata il 21 maggio 2025, presso lo Spazio Sfuso dell’impresa culturale ‘Justmo’, in Piazza Gabriele Pepe 42, a Campobasso, chiamata a raccontare la storia della trasformazione urbana, sociale, culturale del Brasile: il Paese che, nel mondo, accoglie, oggi, la più popolosa collettività di italo-discendenti al mondo, con i suoi 33 milioni di persone di origine italiana. Un racconto che si avvale della narrazione fotografica compiuta, in 116 anni, dalle 5 generazioni di fotografi della famiglia Parodi, originaria di Campomorone (GE), durante i soggiorni vissuti in numerose località dello Stato di San Paolo del Brasile come: Marungaba, Campinas, Braganca, Paulista, Valinhos, Vinhedo, a partire dalla prima esperienza fatta, nel 1907, da Nicolau Parodi, immigrato italiano ed affascinato dalla fotografia, dopo aver fatto un viaggio nel suo Paese natale: esperienza che porterà con sé, a Itatiba, in Brasile, fondando ” Casa Parodi”.

La mostra di Campobasso racconta, soltanto, una minima parte di quello che è il ricchissimo ed esclusivo patrimonio del fondo Parodi: dotato di 100.000 immagini, nonché di attrezzature dell’epoca come lastre in vetro, negativi, pellicole, materiali cartacei che documentano oltre un secolo di ininterrotta attività fotografica, oggi, raccontata dal fotografo e giornalista italobrasiliano Rogèrio Scavone, originario di Tito, in Lucania, ex direttore del quotidiano brasiliano “Bom Dia” ed ultimo discendente della famiglia Parodi, intervenuto a Campobasso, nell’occasione del programmato gemellaggio con il Comune, dopo i gemellaggi già condivisi, negli anni scorsi, con i paesi di Oratino e Toro, insieme alle autorità del Comune brasiliano di Itatiba: il sindaco Thomàs Capeletto De Oliveira, l’Assessore alla Cultura, Luis Soares De Camargo ed altre personalità istituzionali con incarichi legati allo Sviluppo del Comune di Itatiba, località caratterizzata da un notevole incremento demografico ( sono 120.000 gli attuali abitanti), la cui popolazione è composta, all’80% da emigrati di origine italiana, e che è situato, ad 800 mt. di altitudine, lungo l’autostrada che collega San Paolo del Brasile a Campinas, nello Stato di San Paolo.   

L’iniziativa ha preso piede grazie all’amicizia nata, il 31 maggio 1989, fra lo storico dell’Arte molisano Dante Gentile Lorusso e l’ingegnere brasiliano di origine molisana, Andrè Bartholomeu, dopo che quest’ultimo, manifesta alla storiografa Maria Angela Fusco, a Roma, il suo interesse a scoprire le proprie radici molisane. Grazie alle ricerche compiute presso il Comune di Campobasso e l’Archivio di Stato da Dante Gentile Lorusso, l’imprenditore Andrè Bartholomeu scoprirà l’origine del suo cognome, Di Bartolomeo, come quello del bisnonno, Francesco Paolo, nato a Campobasso ( in C.da San Giovanni dei Gelsi) nel 1857, partito nel 1894 per il Brasile, salpando dal porto di Napoli, per emigrare in Brasile, lasciando a Campobasso, soltanto, l’ultima dei suoi 4 figli dell’epoca, Maria Angela, della quale Andrè ritroverà, a Campobasso, in Contrada Limiti Inchiusi, una discendente, la nipote Carmela, oggi imparentata alla famiglia Trivisonno, grazie al racconto di una fisarmonica acquistata dal nonno per Andrè, oggi valente musicista, quando Carmela era bambina.  

Davide Marroni

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