“Letizia Perfetta”, il volontariato di San Pietro Apostolo dove c’è spazio per tutti

“Da noi nessuno resta solo. Tanti i progetti per aiutare chi è in difficoltà, la Scuoletta è tra i più importanti ed è rivolto ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 13 anni”

Il volontariato è la vera ricchezza, spesso oscura, di un territorio. E a Campobasso, la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, in Via San Giovanni, con l’Associazione “Letizia Perfetta” rappresenta un esempio gigantesco di volontariato, ammirevole e capace di ricostruire un piccolo mondo dove c’è spazio per tutti e la possibilità di riposizionare al centro dell’attenzione i fabbisogni delle famiglie, le esigenze formative dei ragazzi, le esigenze di intrattenimento degli anziani e il dono di un pacco a disposizione, sempre pronto, all’occorrenza, per le persone che non hanno da mangiare.  

L’Associazione “Letizia Perfetta”, organizzazione regolarmente iscritta nel Registro Unico del Terzo Settore, fu inizialmente istituita nel 1999, grazie all’ex Parroco, Padre Gioacchino e al Consiglio Pastorale dell’epoca, perché la Parrocchia non poteva partecipare ai bandi regionali. E la “Scuoletta” che, nell’ambito dell’Associazione, ospita il doposcuola, di ispirazione cristiana e cattolica, per i ragazzi dai 6 anni ai 13 anni, nacque 10 anni fa, sulla scorta di un’esigenza raccolta dall’attuale responsabile de “La Scuoletta”, l’arch. Giovanna Pizzuto, chiamata a rispondere ad una signora che non aveva la possibilità, per mancanza di tempo e di competenza, di seguire i propri figli, a causa dei programmi scolastici particolarmente rigidi e complessi. Il doposcuola iniziò, dunque, con 3 bambini, ai quali se ne aggregarono altri, fino a raggiungere gli attuali  50 studenti (distribuiti in equa misura fra le scuole medie inferiori e le scuole elementari) e con una lista di riserva di altri 10 bambini (come ci ha indicato l’attuale coordinatrice de La Scuoletta, Anna Ferrero).

Il doposcuola segue, ogni pomeriggio, i ragazzi dalle 15.30 alle 17.30, grazie alla disponibilità di una quarantina di volontari attivi, molti dei quali sono stati, in passato, insegnanti di sostegno e che vengono selezionati in base ai talenti, per progetti che sono, spesso, anche estemporanei . 

La Parrocchia è guidata dall’Ordine dei Frati Minori Francescani Conventuali rappresentato da 5 frati rumeni: il Guardiano e Parroco Bogdan Florin Ghoerghita; il Vice Guardiano Blaj Emanuel Petrica (presenti da 5 anni a Campobasso), i sacerdoti Chereches Mihai, Diac Alexandru-Ione e il sacerdote Farcas Ioan (questi ultimi a Campobasso, da appena un anno). Ed ospita il Centro dei Focolarini della città, alcune comunità catecumenali, la comunità carismatica Magnificat. La comunità ortodossa rumena di San Giorgio. Un centro per l’ascolto. Nonché, un oratorio in cui più di 30 giovani si incontrano, settimanalmente, occupandosi, dopo la Messa delle ore 10.00,della domenica, per l’intrattenimento ludico dei ragazzi.

“All’inizio, pensavamo di dover catechizzare i bambini, poi abbiamo compreso che dovevamo catechizzare e trasmettere la fede soprattutto ai genitori”  – ci ha detto il Parroco, Bogdan Florin –  “disponibili solo un’ora a settimana, ma, assolutamente, fondamentali nell’educazione cristiana dei figli, perché senza l’educazione cristiana della famiglia non si prega. Non si parla di Dio. Non si va a Messa o in un Santuario. E noi non possiamo sostituire la famiglia.  Anche se diamo il nostro contributo, insegnando il catechismo, attraverso la presenza di 30 catechisti volontari che si occupano del percorso cristiano e cattolico, oltre a noi che, come frati, siamo responsabili di ogni classe di catechismo, per oltre 160 bambini iscritti ai Corsi”. 

“I nostri riscontri sul successo delle lezioni della nostra Scuoletta, li recepiamo quando i genitori ci dicono che notano dei miglioramenti da quando i figli frequentano la Scuoletta. E quando i ragazzi, anche una volta terminato il ciclo delle medie inferiori, ritornano, fidelizzati da un ambiente molto familiare, che li fa sentire a proprio agio, come se fossero a casa” – ci ha detto l’arch. Giovanna Pizzuto – “Educhiamo i ragazzi alla condivisione. Cogliamo momenti, anche durante le festività più importanti, per condividere una piccola catechesi. Ospitiamo laboratori per realizzare mosaici, presepi, estemporanee di pittura. L’Associazione Perfetta Letizia è la macchina amministrativa che ci consente di promuovere alcuni progetti, il primo dei quali fu rivolto al doposcuola, grazie ad un finanziamento regionale che si rivelò provvidenziale, durante il periodo della pandemia provocata dal Covid, consentendoci di assicurare la continuità delle lezioni attraverso l’investimento nei portatili e nella rete wi-fi che ci consentì di comunicare, con alcuni bambini, a casa. 

Un altro progetto, dal titolo “Care for you”, è stato dedicato agli anziani e ci ha consentito di acquistare un pulmino, con il quale ci stiamo recando nelle Case di Accoglienza e di Riposo, come ci è capitato di fare a Villa Immacolata, nella zona industriale di Campobasso, per visitare un laboratorio di piante officinali. Abbiamo regalato un bellissimo pomeriggio, con Padre Michele, ai 60 ospiti della struttura, parlando di rosmarino e della rosa canina, realizzando un infuso al rosmarino e l’aceto al rosmarino. Ed abbiamo portato con noi anche un giovane musicista per l’intrattenimento musicale”.

Abbiamo chiesto all’architetto Giovanna Pizzuto, Responsabile de ” La Scuoletta ” se l’attività dell’Associazione “Letizia Perfetta” si occupa anche di formazione e di ricerca di lavoro.

Oggi condividiamo un gruppo Whatsapp che accoglie tutti i soci, e gli aderenti, che funziona bene e che consente anche di risolvere il problema del lavoro, intercettando richieste di assistenza agli anziani”.   

Tra i frati rumeni, Padre Alex, ci racconta la sua esperienza in Parrocchia, cominciata a Santa Monica, il 27 Agosto del 2022: ” La chiesa è giovane e notai, presto, quando arrivai, tanto movimento, che mi piacque: progetti, oratorio, bambini, famiglie, giovani. E mi ha gratificato poter incontrare tanta gente, poter fare tante esperienze, e crescere dal punto divista culturale. Noi in Italia abbiamo altre tre parrocchie. Ma questa è la più attiva. Quando arrivai conobbi un maestro di mosaici e mi sono appassionato alla produzione di mosaici (il prossimo 20 Novembre, celebreremo l’inserimento in chiesa di un importante mosaico raffigurante San Francesco). Oggi mi sto dedicando anche alle attività di un gruppo di 60 bambini Scout”.

L’inventore del microcredito, Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace 2006, disse che la povertà non deriva dal talento e dall’iniziativa individuale, ma che dipenda dal sistema economico e politico inefficiente ed ingiusto. Abbiamo chiesto a Padre Florin cosa ne pensi.

“Mi piace molto il termine che si usa oggi, della sobrietà. Abbiamo tantissime cose che non utilizziamo, grazie alle quali si possono aiutare sempre le persone che non hanno da mangiare. Noi riceviamo, quotidianamente, la visita di persone che non hanno da mangiare, per le quali c’è sempre, pronto un pacco di alimenti a disposizione, che doniamo. Viviamo nell’Occidente, nella civiltà del benessere e ci rendiamo conto che c’è molta gente che non ha da mangiare. Nell’Associazione ospitiamo anche la Caritas Parrocchiale, dove sono assistite tantissime persone, come accade anche in altre parrocchie di Campobasso, nelle quali più di 60 famiglie vengono aiutate. Abbiamo un gruppo whatsapp, grazie al quale riceviamo puntuali segnalazioni di disagio e i poveri vengono, puntualmente, aiutati”. 

Padre Florin ci ha altresì risposto sul tema del conflitto israelo-palestinese, ricordando l’importante impegno che oggi vede i francescani impegnati in Terra Santa, per la pace, come custodi del 90% dei Santuari e formatori nelle scuole dagli stessi guidate. 

Attualmente, i frati francescani sono suddivisi in tre ordini: l’Ordine dei Frati minori Francescani conventuali, l’Ordine dei Frati Minori e l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Lo stesso fondatore, la stessa regola, lo stesso testamento di San Francesco, ha tre ordini diversi richiesti dalle riforme che sono avvenute durante la storia. Le differenze riguardano esclusivamente il colore della tonaca e la forma del cappuccio. I Frati minori Conventuali utilizzano il nero e il grigio. i Cappuccini utilizzano il marrone, e cambia anche la forma del cappuccio “Ma quando ci incontriamo sembriamo fratelli, anche se apparteniamo a famiglie diverse” – ha detto Padre Florin, che ha il cruccio per la partenza degli innumerevoli giovani che lasciano le famiglie per recarsi nel Nord Italia, come già gli capitava di osservare in Romania, dove i giovani emigravano in Danimarca, in Inghilterra, nel Nord Europa.

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