Grazie alle foto artistiche di Francesco Zizola, presenti a Palazzo San Francesco, nella Mostra “Ignis Custodes”, promossa dall’Associazione “Il Cavaliere di San Biase”

Il fuoco è protagonista nella Mostra fotografica “Ignis Custodes” dell’artista di fama internazionale, Francesco Zizola, inaugurata lo scorso 13 dicembre 2024 e presente fino a settembre di quest’anno, nello spazio espositivo di Palazzo San Francesco, ad Agnone, dopo l’esperienza di soggiorno vissuta da Zizola ad Agnone, grazie al progetto “Residenze d’Artista”, promosso dall’Associazione “Il Cavaliere di San Biase”, nell’ambito di un’ originale iniziativa che mette in contatto artisti di fama internazionale con i borghi molisani, perchè, attraverso la manifestazione artistica e fotografica, possano raccontarne l’atmosfera, l’anima, i simboli, la storia. Il programma di residenze d’artista avviato con questa Mostra, promosso dall’Associazione “Il Cavaliere di San Biase” coordinata e presieduta da Antonella Struzzolino, ha ricevuto il sostegno del Comune di Agnone, della Regione Molise (FSC Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) ed è stato sviluppato grazie alla collaborazione con il Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise, diretto dalla professoressa Letizia Bindi.
Già dal 2015, l’artista Francesco Zizola, si dedicò al progetto Hybris, costituito dai quattro elementi: Acqua, Aria, Fuoco e Terra, che, ad Agnone, attraverso la “residenza d’artista” e la Mostra “Ignis Custodes”, racconta l’importante connessione dell’uomo con il fuoco, approfondendo la storia della città molisana che fonda parte della sua identità sui riti costituiti dall’arte millenaria della fusione delle campane della Pontificia Fonderia Marinelli, l’impresa artigianale e familiare più antica e longeva del mondo, le cui prime campane ufficiali fuse risalgono al 1339 e alla magia della ‘Ndocciata, evento di origine pagana legata al culto del fuoco e alla celebrazione del solstizio d’inverno, in cui il fuoco rappresentò, inizialmente, un simbolo di purificazione, rigenerazione e protezione contro il male e di ritorno della luce, per essere, successivamente associato, in chiave cristiana, alla fede e alla speranza ispirate dalla celebrazione della nascita di Gesù.
Nella Mostra, presente ad Agnone, in Palazzo San Francesco, il fotografo Francesco Zizola, già vincitore di numerosi riconoscimenti, come dieci World Press Photo e sei Picture of the Year International (nel 2003 Henri Cartier Bresson incluse una sua fotografia tra le sue 100 preferite), espone foto in bianco e nero, che raccontano il suo impegno etico e la sua cultura ambientalista, documentando la cultura del fuoco presente nell’arte casearia agnonese nella produzione dei caciocavalli, erigendo ad immagini artistiche le foto di schegge, di scarti di lavorazione dei metalli, di stampi di argilla, di foto concettuali raccontano l’origine della vita, la pace, la guerra e primi piani fotografici che illustrano la storia di Agnone attraverso le immagini familiari di alcuni degli attuali protagonisti dei “riti” del fuoco: come i signori Porfirio, costruttori antesignani delle caratteristiche ‘Ndocce; gli storici maestri casari Franco di Nucci, con i figli Antonia e Francesco, e gli attuali interpreti della millenaria fusione delle campane, rappresentati, nella circostanza da una cesellatrice e da alcuni membri della famiglia Marinelli, titolari di una delle più antiche aziende, artigianali e familiari, del mondo. Le fotografie della Mostra, realizzate da Francesco Zizola durante la sua permanenza nell’Alto Molise, entreranno a far parte, in maniera stabile, del futuro patrimonio artistico di Agnone.
Davide Marroni














