I processi di traumatizzazione della violenza sulle donne

Il seminario promosso dalla consulta femminile del Comune di Campobasso

Si è svolto all’Alphaville il primo seminario del ciclo di incontri titolato “Violenza di Genere: Empowerment di Comunità per la Prevenzione e il Contrasto: Aspetti giuridici, sociali e psicologici” promosso dal gruppo di lavoro contro la violenza di genere facente riferimento alla consulta femminile del comune di Campobasso.

Un incontro partecipato e interattivo quello svolto dalla psicologa e psicoterapeuta Fiorella Masucci che ha indagato sui processi di traumatizzazione della violenza sulle donne.

Dopo i saluti istituzionali delle assessore Trivisonno e Fraracci e della presidente della Consulta Femminile, Chiara Cancellario, è iniziato il viaggio transgenerazionale del trauma, che si tramanda nel DNA. Rilevanti le percentuali che attestano che una donna su tre ha subito violenza sessuale e nella storia tra vittima e abusante c’è spesso un elemento in comune, il trauma. “Nella maggior parte dei casi anche dietro gli abusanti ci sono storie di violenza e abusi e la rabbia rappresenta proprio l’altra faccia del dolore” ha specificato la dottoressa Masucci .
Ancora numeri quelli evidenziati dalla specialista che ha parlato dell’ 80 per cento degli abusanti presenti dentro casa (INTIMATE PARTNER VIOLENCE). Ma allora, perché non denunciare? “I motivi principali sono tre: amore, dignità e sicurezza. Processi radicati nelle relazioni primarie di attaccamento” ha dichiarato la dottoressa Masucci.
Per risolvere la situazione in sé stessi e colmare i tasselli mancanti della piramide di Maslow che portano alla realizzazione bisognerebbe analizzarsi, analizzare la situazione affiancati da esperti. Ma cosa deve fare chi è accanto alla persona maltrattata? “Empatia e ascolto attivo”, ha suggerito la dottoressa Masucci, allontanando gli atteggiamenti di critica e il giudizio che a lungo andare possono trasformarsi in violenza stessa.

La consapevolezza resta la guarigione per le donne vittime di violenza. Durante l’incontro è emerso il bisogno di percorsi psicoterapici gratuiti da affiancamento ai percorsi anti violenza.

L’incontro è stato il primo del ciclo dei seminari che si svolgeranno a ottobre e novembre rispettivamente con l’avv. Maria Calabrese e la psicologa clinica e assistente sociale Patrizia Russo.

AC

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