Campobasso incantata dai Misteri: fede, arte e tradizione nella sfilata del Corpus Domini 2025

Angeli, santi e diavoli fluttuanti nell’aria: la meraviglia dei quadri viventi che animano la città da oltre due secoli

Una domenica di sole e meraviglia ha accolto oggi la tradizionale Sfilata dei Misteri, cuore pulsante delle celebrazioni del Corpus Domini e simbolo identitario di Campobasso. Migliaia di persone, tra cittadini e turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, hanno affollato le vie del centro per assistere a uno degli eventi più suggestivi del patrimonio culturale italiano.

La giornata è iniziata alle 8:00 con la Santa Messa nel piazzale del Museo dei Misteri, presieduta dall’Arcivescovo Colaianni. Subito dopo, il rito della vestizione ha dato vita ai tredici Ingegni ideati nel XVIII secolo da Paolo Saverio Di Zinno: strutture in ferro e legno che, sorrette a spalla dai portatori, danno l’illusione che angeli, santi e diavoli fluttuino nell’aria. I figuranti, in gran parte bambini, hanno interpretato con emozione e compostezza le scene sacre, tra cui Sant’Isidoro, San Gennaro, l’Assunta, San Michele e il Sacro Cuore di Gesù.

Non sono mancati i momenti simbolici e folkloristici, come la tradizionale “manata” del diavolo di Sant’Antonio Abate, impersonato da Italo Stivaletti, che ha sporcato con la fuliggine il volto della sindaca Marialuisa Forte, tra le risate del pubblico, per poi prendere in braccio centinaia di bambini per le classiche foto di rito. La sfilata, accompagnata dalla Marcia di Mosè di Rossini, ha attraversato il cuore della città fino al Palazzo di Città, dove il Vescovo ha impartito la benedizione finale.

La Sfilata dei Misteri affonda le sue radici nel XVI secolo, quando le confraternite locali allestivano rappresentazioni sacre su barelle portate in processione. Fu però nel 1748 che Di Zinno, scultore campobassano, riceve l’incarico dalle confraternite locali di realizzare delle macchine per rappresentare scene sacre durante la processione del Corpus Domini. Di Zinno diede forma agli attuali Ingegni: strutture in legno e ferro che, grazie a un sapiente gioco di leve e supporti nascosti, danno l’illusione che i figuranti – spesso bambini – fluttuino nell’aria. Si tratta di vere e proprie macchine teatrali che uniscono arte, fede e ingegno artigianale. Delle ventiquattro strutture originarie, tredici sono giunte fino a noi, sopravvissute a terremoti, guerre e al tempo. Nel 1959 fu aggiunto un quattordicesimo Mistero, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, completando così la formazione attuale.

Queste rappresentazioni non sono semplici carri allegorici: ogni Mistero è una vera e propria scena teatrale vivente, con significati religiosi e morali. Il Mistero di Sant’Isidoro mostra il miracolo dell’acqua che sgorga dal bastone, mentre quello di San Michele raffigura la lotta contro Lucifero e gli angeli ribelli.

Oggi, la sfilata, che continua a emozionare e a rinnovarsi, mantenendo intatto il suo spirito originario, è organizzata dall’Associazione Misteri e Tradizioni e rappresenta uno degli eventi più sentiti e spettacolari del Molise. Un evento che non è solo spettacolo, ma espressione viva di una comunità che celebra la propria identità con orgoglio e devozione. Un rito collettivo che unisce generazioni, dove ogni dettaglio, dalla vestizione dei figuranti alla musica che accompagna la processione, è curato con amore e fede.

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