La corsa dei carri in onore di San Leo: devozione, fede e competizione nella festa storica che anima l’intera comunità molisana

Il 30 aprile 2025, San Martino in Pensilis ha ospitato la tradizionale Carrese, una corsa di carri trainati da buoi che si svolge annualmente in onore di San Leo, patrono del paese. Quest’anno, la competizione ha visto la partecipazione di due carri: i Giovanotti (giallorossi) e i Giovani (biancocelesti), mentre i Giovanissimi (gialloverdi) hanno annunciato il loro ritiro a causa di difficoltà organizzative, interrompendo una presenza durata 17 anni.
La Carrese affonda le sue radici in una leggenda medievale: si narra che quattro nobili, durante una battuta di caccia, scoprirono le reliquie di un monaco sotto un masso spostato da un cavallo. Per decidere dove seppellire il corpo, lo posero su un carro trainato da buoi; il carro si fermò nel territorio di San Martino, dove oggi sorge la chiesa del paese. Il monaco fu canonizzato come San Leo, e da allora la corsa rievoca quel pellegrinaggio originario.
Il percorso della Carrese si snoda per circa 9 km, con partenza da Ramitelli e arrivo davanti alla Chiesa Madre. Dopo la benedizione dei carri, la corsa ha preso il via in un clima di grande entusiasmo. I Giovanotti hanno conquistato la vittoria, guadagnandosi l’onore di trasportare il busto di San Leo nella processione del 2 maggio. I Giovanotti, partiti per secondi, hanno effettuato una rimonta spettacolare, superando i Giovani nel tratto finale e tagliando per primi il traguardo sotto Porta San Martino, tra le bandiere giallorosse e l’entusiasmo dei tifosi. La Carrese non è solo una competizione, ma un evento che coinvolge l’intera comunità. La sera del 29 aprile, i partecipanti si riuniscono per intonare l’inno della Carrese davanti alla Chiesa Madre. Il giorno della corsa, dopo la benedizione, i carri si dirigono verso il punto di partenza, e al segnale convenuto, la gara ha inizio, accompagnata da canti e incitamenti. Nonostante l’assenza dei Giovanissimi, l’edizione 2025 della Carrese ha confermato la vitalità di una tradizione che unisce fede, storia e identità locale. La partecipazione appassionata della comunità testimonia l’importanza di questo evento nel tessuto sociale di San Martino in Pensilis: tra adrenalina, folklore e passione identitaria, come ogni anno la manifestazione ha richiamato migliaia di persone lungo l’intero percorso.


